591^ edizione del PALIO DI VERONA - Verona Borgo Santa Croce (VR) - Domenica 16/03/2008

591^ edizione del PALIO DI VERONA

dopo 800 anni dalla nascita, ritorna a VERONA la corsa più vecchia del mondo

Da qualche giorno è ufficiale: il GSD Mombocar "Argenta-Riso San Marco" - in collaborazione con l'Assessorato allo Sport del Comune di Verona - ha deciso di ripristinare nel 2008, dopo 200 anni di interruzione, l'organizzazione della corsa più vecchia del mondo, ovvero il Palio di Verona o "Palio del drappo verde". Abbiamo tenuto in serbo questa grande opportunità storica fino al 2008, proprio perché il prossimo anno ricorreranno precisamente 800 anni dalla nascita di questa importante e suggestiva manifestazione. Questa celebrazione, che siamo convinti non dovrà esaurirsi nel 2008, ma continuare negli anni seguenti, avrà un risalto a carattere mondiale, grazie anche alla collaborazione con l'Associazione ARRS, che nel frattempo ci ha tanto caldeggiato la ripresa di questa storica ed affascinante gara. Il percorso In così tante edizioni il percorso ebbe diversi mutamenti. Nella maggior parte degli anni, la gara si svolgeva su un circuito cittadino di 7/8 km (al massimo 10 km) e toccava alcuni dei siti più prestigiosi di allora di Verona, come la chiesa e convento di San Francesco al Corso (é storicamente accertato il collegamento del nome al Palio di Verona, che passava proprio davanti), la chiesa di Santa Anastasia, l'Arena, la stessa Porta del Palio (costruita dal Sammicheli dal 1542 al 1557 e il cui nome prese origine anche questo dalla corsa del Palio di Verona), l'Arco dei Gavi, San Fermo, Piazza Erbe, ecc. Per alcuni anni fino al 1270 circa, l'arrivo era posizionato nella piazza dove fu poi costruita la Chiesa di Santa Anastasia e proprio in questa piazza un cippo costituiva la cosiddetta "meta" della gara (l'arrivo) e l'atleta doveva toccare la "meta" a conclusione della sua gara. Tornando ai nostri tempi, ci siamo rifatti a questi storici e suggestivi percorsi e per questo motivo abbiamo individuato un circuito stracittadino della lunghezza precisa di 10.000 metri, il cui itinerario è pressoché definito e verrà presto misurato e certificato dai Giudici omologatori Federali. E' noto come l'Atletica Italiana stenti a ritrovare grandi mezzofondisti e specialisti dei 10.000, nonostante la presenza di ottimi maratoneti, primo fra tutti Stefano Baldini. Speriamo quindi di dare anche noi un modesto contributo per incentivare gli specialisti della distanza, partendo dal bacino delle corse su strada, che sappiamo tutti essere stato molto utile alla maratona. Esistono poche altre gare su strada di 10.000 metri in Italia, ma con la nascita di una manifestazione così importante dal punto di vista storico, contiamo di farci anche noi paladini di questo nobile obiettivo. Addio o arrivederci alla Maratonina Città di Verona? Nel 1974 il Gruppo Sportivo Mombocar ha iniziato ad organizzare una delle corse podistiche agonistiche più conosciute nel Veneto, la "SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE", che ha richiamato la partecipazione di alcuni dei mezzofondisti più celebri del passato a partire dall'olimpionico Gelindo Bordin, dal vincitore della Maratona di New York Gianni Poli, molte maglie azzurre, il beniamino di casa Loris Pimazzoni e tanti altri ancora. A fianco della gara agonistica partecipavano inoltre a titolo non-competitivo mediamente altri 3.000 partecipanti. Nel 2000 la corsa agonistica è stata trasformata nella classica distanza della mezza maratona (21,097 km) e ridenominata "MARATONINA CITTA' DI VERONA" divenendo negli immediati anni successivi la gara cittadina e centrale del circuito provinciale "VERONA CON LA CORSA". Per i non-competitivi sono stati predisposti tre percorsi collinari e la loro corsa ha potuto mantenere il vecchio nome della "SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE", che continua a beneficiare delle omologazioni dei circuiti provinciali della FIASP e dell'Unione Marciatori Veronesi. La "MARATONINA CITTA' DI VERONA", organizzata in queste 8 edizioni con l'Assessorato allo Sport del Comune di Verona, ha visto nel 2007 la partecipazione di circa 700 agonisti provenienti da tutt'Italia, mentre la "SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE" ha avuto l'adesione di circa 4.000 non-competitivi. Con la rinascita del PALIO DI VERONA o PALIO DEL DRAPPO VERDE, abbiamo pensato per il momento di sostituire la MARATONINA CITTA' DI VERONA con questo nuovo "gioiello" utilizzando lo stesso pacchetto organizzativo, che manterrà quindi la terza domenica di marzo e quindi in particolare il 16 marzo 2008. Per il momento quindi la MARATONINA CITTA' DI VERONA si ferma nel 2007 a quota 8 edizioni svolte, mentre il PALIO DI VERONA riparte nel 2008 da quota 591 edizioni !!! Ritrovo Partenza ed Arrivo L'Organizzazione è preparata ad accogliere un migliaio di iscritti al PALIO DI VERONA e circa 4.000 non-competitivi alla SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE. Le necessità molteplici di una manifestazione di massa ci hanno incoraggiato a confermare le precedenti scelte logistiche operate negli ultimi anni, con l'utilizzo: - di Via Guido d'Arezzo in Santa Croce (stradone molto ampio) per le operazioni di partenze ad arrivo del Palio); - della via collaterale attigua al Progno e delle strutture scolastiche adiacenti (Scuola Guarino, Parrocchia di Santa Croce e società Ares) come zona di ritrovo per ospitare i numerosi Stands e Servizi dell'Organizzazione; - di arterie viabilistiche, quali la vicina Tangenziale Est e il casello Autostradale di Verona Est, per un rapido afflusso e deflusso dei partecipanti che si muovono in auto; - del quartiere di Santa Croce, che offre molte opportunità di parcheggio, con ampie e numerose strade. G.S.D. Mombocar Segreteria generale, Stefano Scevaroli Bibliografia · G. Biadego, Per le corse dei Pallii in Verona, in "Miscellanea di Studi storici in onore di A. Manno", Officina Poligrafica Editrice Subalpina Opes, Torino 1911. · G. Da Re, I tre primi Statuti sulle corse de' palii di Verona, in "Rivista critica della letteratura italiana", anno VII, settembre 1891, n. 3, pp. 80-87. · L. Gaiter, Il Pallio di Verona, in "Archivio Veneto", vol. XVII, 1879, parte I, p. 145. · L. Gaiter, Dante e il Palio di Verona, in "L'Ateneo", XVII (1885), pp. 525-528. · L. Gaiter, Postille al commento della Divina Commedia: il drappo verde, in "Il Propugnatore", I (1883), tomo XVI, pp. 264-280. · L. Gaiter, Colui che perde, in "L'Alighieri", vol. I, fascicoli 11/12, pp. 345-348. · A. Pighi, La corsa del palio in Verona, in "Archivio Storico Veronese", vol. XVIII, 1883, p. 105. · G. Sancassani, Documenti per la storia del Palio di Verona (1198-1784), in "Nova Historia", Verona, gennaio/giugno 1956. · N. Zingarelli, Lectura Dantis: il canto XV dell'Inferno letto da Nicola Zingarelli nella sala di Dante in Orsanmichele, G. C. Sansoni Editore, Firenze 1900, p. 39. · R. Salvi, Verona dalla preistoria ai giorni nostri, Verona novembre 2006, pagg. 27-54 · Anonimo, Notizie intorno al correre ai palii in Verona, Verona 1776, in-4, p. 24. · sito Internet "ARRS" (Association of Road Racing Statisticians): http://www.arrs.net/LongRunR.htm - http://www.arrs.net/HP_PDV7.htm (by Andy Molroy) · sito Internet "Run the Planet": http://www.runtheplanet.com/italy/idantepv.asp · Indro Neri, Dante era un podista, Neri Editore Firenze, giugno 1995, pagg. 43-47


29/11/2007 Stefano Scevaroli