591^ edizione del PALIO DI VERONA - Verona Borgo Santa Croce (VR) - Domenica 16/03/2008

591° PALIO del drappo verde di VERONA

Domenica 16 marzo 2008, a 800 anni dalla nascita, ritorna a VERONA la corsa più vecchia del mondo

Sabato 2 febbraio alle ore 10.30, presso la Sala Lucchi della Palazzina Comunale Servizi di Piazzale Olimpia, verrà presentata pubblicamente la "591^ edizione del PALIO del drappo verde di VERONA" e la 35^ Sgambada de San Giuseppe. Il GSD Mombocar "Argenta - Riso San Marco" - in collaborazione con l'Assessorato allo Sport del Comune di Verona - ha deciso infatti di ripristinare nel 2008 l'organizzazione della corsa più vecchia e longeva del mondo, ovvero il Palio di Verona o "Palio del drappo verde". Lo statistico inglese Andy Milroy, uno dei fondatori dell'Associazione ARRS, che si occupa appunto di storia e statistiche internazionali di Atletica Leggera, riporta il Palio del drappo verde al primo posto della lista "Longest Running Road Races", dove risulta con nostra grande soddisfazione che il Palio di Verona vanta ben 590 edizioni. Nel 2008 ricorrono inoltre 800 anni dalla nascita di questa storica corsa podistica. Il Palio sarebbe nato come idea nel 1207, ma sarebbe stato effettuato materialmente l'anno dopo, considerato che inizialmente lo si volle organizzare nella prima domenica di Quaresima. Nel 2008 potremmo quindi celebrare l'ottavo centenario della sua istituzione. Si tratta quindi di un evento straordinario, che merita di regalare alla città di Verona la massima attenzione dei media e dell'opinione pubblica. Sicuramente gli appassionati di storia troveranno pane per i loro denti con la rinascita di questa antica corsa podistica. Come citato dallo storico e linguista veronese Giovanni Rapelli, il primo documento che stabilisca le regole del Palio è lo Statuto di Alberto Della Scala, redatto nel 1271 ma contenente molti riferimenti a consuetudini inveterate, come appunto il nostro Palio. Un'altra importante testimonianza, indubbiamente la più celebre, ci viene offerta dal sommo Poeta Dante Alighieri, quando scrive in fondo al canto quindicesimo dell'Inferno (versi 121-124): Poi si rivolse e parve di coloro che corrono a Verona il drappo verde per la campagna. E parve di costoro quelli che vince non colui che perde I versi sono riferiti all'incontro di Dante con il maestro Brunetto Latini. In questi quattro versi Dante documenta proprio l'esistenza di una corsa podistica che si disputava a Verona la prima domenica di quaresima, detta "corsa del palio" o "del drappo verde". La città di Verona ha sempre avuto una grande importanza nella vita del poeta, essendo stato il primo rifugio sicuro nel quale Dante, esiliato da Firenze, ha trovato accoglienza. Nel trascorrere parte del suo esilio nella città veneta, e precisamente nel sobborgo di Santa Lucia, Dante ha avuto modo di venire a conoscenza degli usi e dei costumi locali che ha poi voluto citare nella sua opera. Inizialmente il primo premio di questa corsa consisteva di una pezza di panno pregiato di colore non specificato; è al tempo di Dante che compare il famoso panno verde. Caratteristico anche il premio che veniva riservato all'ultimo classificato: un gallo. La popolare corsa veronese venne indetta ogni anno e fu tralasciata solo quando capitavano guerre, calamità naturali e pestilenze. L'arrivo dei francesi nel 1796 causò la fine del Palio. Successivamente, vi fu una sola riedizione della celebre corsa podistica, stavolta sul tracciato Porta Stupa - S. Anastasia: fu il 26 marzo 1816, per festeggiare l'arrivo dell'imperatore austriaco Francesco I (1768-1835). La "Porta Stupa" era quella del Palio: venne così chiamata dal popolo perché rimase sempre chiusa da quando Verona, nel 1630, fu colpita dalla peste. Il percorso Diversi i percorsi citati nei vari documentati ritrovati. Inizialmente la corsa partiva probabilmente dalla contrada di Tomba (l'attuale Tombetta), entrando in città dalla Porta Rofiolo per concludersi a S. Anastasia. Nella piazza di arrivo, che fino al 1270 circa (quando si iniziò a costruire l'attuale S. Anastasia) divideva due preesistenti chiesette, un cippo costituiva la "meta": la si doveva toccare a riprova dell'avvenuto compimento della corsa. Quando venne costruita l'attuale Porta Palio (anni 1542-1557), la corsa partiva da S. Lucia e fu fatta passare proprio dalla nuova porta sammicheliana, che perciò venne detta "del Palio". I vari percorsi toccarono altri siti prestigiosi di allora di Verona, come la chiesa e convento di San Francesco al Corso (é storicamente accertato il collegamento del nome alla corsa del Palio di Verona, che passava proprio davanti), l'Arena, l'Arco dei Gavi, San Fermo, Piazza Erbe (il Foro Romano), ecc. Tornando ai nostri tempi, ci siamo rifatti a questi storici e suggestivi percorsi e per questo motivo abbiamo individuato un circuito stracittadino della lunghezza precisa di 10.000 metri, il cui itinerario è pressoché definito e verrà presto misurato e certificato dai Giudici omologatori Federali e che toccherà prestigiosi siti, quali Piazza Brà, Piazza delle Erbe, Porta del Palio, Tomba di Giulietta e Convento di San Francesco al Corso, Castelvecchio, Porta del Vescovo, Porta Borsari, ecc. Sgambada de San Giuseppe Da 35 anni questa manifestazione, inizialmente agonistica e da oltre un decennio trasformatasi in non-competitiva, onora il podismo scaligero e attira mediamente la partecipazione di famiglie, bambini e camminatori (circa 5.000 presenze medie), che vogliono gustare i panorami e i profumi delle nostre colline veronesi. La 35^ Sgambada de San Giuseppe accompagnerà simbolicamente per mano questa rinascita del Palio del drappo verde, con i suoi 3 percorsi di 4, 11 e 18 km. Ritrovo Partenza ed Arrivo L'Organizzazione è preparata ad accogliere un migliaio di iscritti al PALIO DI VERONA e 5.000 non-competitivi alla SGAMBADA DE SAN GIUSEPPE. Le necessità molteplici di una manifestazione di massa ci hanno incoraggiato a confermare le precedenti scelte logistiche operate negli ultimi anni, con l'utilizzo di Via Guido d'Arezzo in Santa Croce per le operazioni di partenze ad arrivo del Palio, ma anche per ospitare i numerosi Stands e gli imponenti Servizi dell'Organizzazione, grazie anche alle strutture adiacenti della Scuola Guarino, della Parrocchia di Santa Croce e della società Ares). L'area utilizzata si è rivelata molto utile in questi anni per il flusso e deflusso dei veicoli, grazie alle vicine arterie viabilistiche, quali la Tangenziale Est e il casello Autostradale di Verona Est


26/01/2008 Stefano Scevaroli