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Saranno in 500 alle 8 di domenica 22 giugno alla partenza della ?Lavaredo Ultra Trail?, la spettacolare corsa di 53 km che attraversa le splendide vallate attorno alle Tre Cime di Lavaredo, per un dislivello positivo totale di 3.300 metri. Un evento ?per molti ma non per tutti?, come recita lo slogan della manifestazione, alla quale parteciperanno ultramaratoneti e appassionati di trail running provenienti da tutta Italia e da molti paesi europei come Francia, Ungheria, Austria, Germania, Svizzera e Inghilterra. Quest?anno la IUTA, Italian Ultra and Trail Association, ha assegnato alla Lavaredo Ultra Trail la prova unica di Campionato Italiano di specialità. Ma più che l?aspetto agonistico, il CAI Auronzo, organizzatore della manifestazione, punta alla soddisfazione di tutti i partecipanti e alla promozione dei luoghi attraversati dal percorso, sempre nel pieno rispetto dell?ambiente. Alla base dello ?Spirito Trail? infatti, ci sono proprio questi valori: il rispetto dell?uomo e della natura, la solidarietà, lo sport pulito. La grande festa della Lavaredo Ultra Trail inizierà fin da sabato 21 con il ritrovo presso la Villa Gregoriana di Palus San Marco, a metà strada tra Auronzo e Misurina, sede di partenza e arrivo della Lavaredo Ultra Trail. Dopo il ritiro dei pettorali di gara, gli atleti si incontreranno alle 18.30 per un briefing tecnico, dove sarà spiegato il tracciato e dove ci si confronterà sul tipo di abbigliamento da utilizzare e sull?alimentazione da adottare in gara. La Lavaredo Ultra Trail è infatti la prima corsa in Europa in totale autosufficienza, quindi senza punti di ristoro lungo il percorso. Ogni partecipante dovrà portare con sé cibo e liquidi che consumerà durante la competizione. I punti dove rifornirsi di acqua saranno comunque tanti, visto che il tracciato corre per buona parte accanto a fiumi e ruscelli di montagna. La Lavaredo Ultra Trail toccherà l?altitudine maggiore a Forcella Lavaredo (2.450 metri), il punto più spettacolare del percorso, dal quale gli atleti scenderanno proprio sotto le strapiombanti pareti nord delle Tre Cime. Ma il tracciato attraverserà altri posti straordinari, come Forcella Maraia, la Val di Cengia, Forcella Popena con i ruderi del Rifugio, e ancora la Foresta Demaniale di Somadida e i prati di Valbona, per un percorso unico che resterà nei ricordi dei 500 partecipanti.