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Fanno coppia nella vita e anche in corsa l'olimpionica di fondo Antonella Confortola e il neozelandese Jonathan Wyatt, che vincono la classifica generale femminile e maschile della prima edizione della Lessinia Running, corsa in montagna di 23 km da Erbezzo a San Giorgio di Boscochiesanuova. Wyatt ha coperto il tragitto in 1h19'38", precedendo di venti posizioni la fidanzata Antonella (1h37'08") del Cs Forestale, bronzo in staffetta ai recenti mondiali di fondo di Oberstdorf, in squadra con Gabriella Paruzzi, Sabina Valbusa e Arianna Follis. In classifica generale Wyatt ha preceduto il marocchino della Gs Marcon, Said Boudalia (1:20:11), Gianluca Pasetto della Corradini Rubiera (1:23:00) e Lucio Fregona del Cs Forestale (1:23:31). L'inossidabile Alfonso Vallicella (Atletica Prisma) è ottavo e primo dei veronesi, come buona è anche la prova in campo femminile della naturalizzata veronese Sally Goldsmith (Atletica Prisma), terza dietro la Confortola e Anna Boniolo. E' il sesto anno che Wyatt si misura con questa specialità, anche se predilige la maratona (21° ai giochi olimpici di Atene l'anno scorso): «Il percorso non era difficile perché non c'erano grandi salite, però la fatica si è fatta sentire perché comunque la velocità andava mantenuta. Sto preparando la maratona di Helsinki e i giochi del Commonwealth del prossimo anno e questo è stato per me un ottimo test», confida. Felicissima Antonella Confortola. «Non pensavo di trovare un posto così bello. Qui ero venuta solo a sciare sull'anello Gaibana, ma ho visto paesaggi stupendi e un tragitto lunghissimo tutto in alta quota, con molta gente a incitarti lungo il percorso. Tecnicamente non ho voluto forzare perché vengo da alcuni problemi al nervo sciatico, ma sono felice di aver concluso la gara anche con un ottimo risultato, nonostante i timori della vigilia», confida la fondista, che annuncia di voler tenersi in forma per non perdere il treno della prossima stagione invernale: «Ci sono le Olimpiadi in Italia ed è un'occasione unica in carriera», conclude. Said Boudalia, vive da 10 anni in provincia di Belluno e si allena dopo otto ore di lavoro. «Faccio anche pista con i 5 mila e i 10 mila metri, la maratona e la mezza maratona, ma la corsa in montagna mi diverte più di tutto. Ho fatto questa gara per provare la mia resistenza in questo genere di corse e ho pagato la mancanza di esperienza, perché mi sono staccato all'ottavo km senza comunque perdere mai di vista il vincitore», rivela. Ha seguito la coppia di testa per i primi due chilometri anche Gianluca Pasetto, arrivato terzo, poi staccatosi e agganciato da Lucio Fregona, del quale si è a sua volta liberato negli ultimi tre chilometri di discesa. «Percorso bello ma impegnativo, ben più duro di una maratona per me che non ho le caratteristiche per questo genere di gara», aggiunge, ricordando di avere un personale di 2h19' nella maratona e di 1h05' nella mezza maratona e di aver vinto la maratonina di Verona dello scorso anno. Il trevigiano Fregona, quarantunenne, già campione del mondo di corsa in montagna del '95 è arrivato quarto e non nasconde di preferire gare meno veloci. «Cerco più i saliscendi selettivi e qui ho trovato dei ritmi troppo alti per poter tenere il passo», ammette. Vallicella, classe 1952, tre volte campione del mondo di corsa in montagna (1985-86-88) si piazza all'ottavo posto dopo aver ripreso a correre da appena quattro anni. «Mi rendo conto di non riuscire più a tornare nella forma in cui ero prima di smettere, ma lo faccio lo stesso perché fa piacere trovare vecchi compagni e confrontarmi con i giovani», dice. Da tutti sono arrivati complimenti per l'organizzazione che ha coinvolto 606 iscritti, di cui 70 donne. «Per essere la prima edizione siamo felicissimi del successo», ammette Marco Melotti di Lessinia Turistsport, che attende il riscontro anche dal questionario distribuito fra i partecipanti.«"Puntiamo su una buona impressione per far tornare questi atleti anche in inverno sulle piste di fondo», aggiunge, ricordando che gran parte del tracciato si è svolto proprio sulle strade che innevate diventano tratti della Translessinia. Stefano Stanzial, ha appeso le scarpe da corsa al chiodo e ora è organizzatore del circuito Verona per la corsa di cui Lessinia Running era la quinta prova, secondo trofeo Turnover e primo Memorial Mirko Lavagnoli. «È un circuito che sta avendo un enorme successo con oltre 3 mila partecipanti, il 70 per cento in più dello scorso anno. Sono numeri che ci convincono di aver imboccato la strada giusta sulla quale proporre un seguito anche il prossimo anno, con l'assistenza di sponsor attenti e sensibili e la collaborazione importante di un centinaio di volontari che hanno seguito tutti gli aspetti organizzativi», conclude.