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La Red Rock è una manifestazione di skyrunning che si fa in due, la gara piu' esaltante è una ultra skymarathon Internazionale di 43,1 km, la seconda competizione è skyrace di 27,7 km. Il dislivello complessivo della ultra è di 5600 mt. mentre per la skyrace è di 3100 mt. Tutto nasce nel centro di Vezza d'Oglio, questo paesino, con la P maiuscola, ha in fin dei conti una sola anima, perché tutte le persone che ci abitano sono unite da sani principi morali, e da sei anni si ritrovano tutti insieme, giovani e meno giovani, a rendere viva questa loro creatura sportiva che è appunto la Red Rock, Vezza si trova tra il parco nazionale dello Stelvio e il parco regionale dell'Adamello in alta valle Camonica in provincia di Brescia. In questa zona Camuna, oltre a correre sui sassi rossi e la ciaspolata che si corre al chiar di luna, si mangiucchia molto bene, sulle tavole si trovano ancora i loro famosi primi piatti tipici, i gnocchi di schelt ( impastati con farina di castagne ) e quelli con la cua ( fatti con erbe aromatiche ). A origini antiche la torta con le rane. Sui secondi non si scherza, sono presenti due specialità, il capu', sotto il passo del Tonale il cappone viene cucinato avvolto in foglie di verza o erbe di coste. Il cuz invece è una specialità con carne di pecora viene cotta nel suo grasso. Di solito anche qui a Vezza, come in tutte le zone d'Italia, si termina il pasteggio con un dolce la Spongada, questa prelibatezza è una focaccia zuccherata. La ultra si è accesa, o meglio ha preso fuoco, alle ore 07,30 da piazza 4° Luglio e dalla medesima sede di partenza della long alle ore 07,50 è scattata la skyrace. I corridori del cielo hanno affrontato questa manifestazione podistica in un clima torrido direi da inferno Dantesco, infatti in queste giornate ferragostane, l'alta pressione di origine africana ha portato su tutta la nostra Italia una temperatura tropicale, al sole i gradi del termometro hanno sormontato i 40 gradi. Un'altra cosuccia che fà onore a Vezza, il ritrovo dei corridori e le successive partenze, sono fatte con un orario molto rigido, perché in Valcamonica la domenica, oltre a correre, alle ore 08,00 in punto si và ad incontrare il Signore nella parrocchiale. Nella ultrasky rosa una super Emanuela Brizio ha comandato la corsa in tutta la sua lunghezza, Manu ha avuto come degna avversaria la propria compagna di team la diesel Mora Cecilia, Ceci fino sulla cima Pagano è riuscita a contenere il distacco ma poi con il passare dei km l'azione di Emanuela ha preso consistenza e si è involata verso un nuovo successo 2011, l'aquila Manu "Campionessa e mito mondiale dello skyrunning", transitando sotto l'arco di trionfo, ha pensato a tre cose: 1^ vincere, 2° battere il suo record e terzo il sospirato bagno nell'acqua fresca e pura nella fontana di piazza 4° Novembre di Vezza d'Oglio. Per questo suo nuovo record della Red Emanuela ha siglato il time di h. 2 44'28". Al secondo posto, l'amica di sempre, la vice campionessa 2011 di ultra trail, stella della Valetudo rosa, da Borgomanero Mora Cecilia, Ceci oggi è diventata d'argento con il tempo di 2 51'40", bronzo per la Fly up Tiraboschi Carolina 2 58'06", 4^ un'altra leggenda rosa della montagna Cavalli Giovanna Runner Bg con 3 04'37". Nella lunga maschile, l'arancione del G.S. Orobie Riccardo Faverio, fino a metà gara è stato in compagnia con Colnaghi, Zerboni, Gotti e l'aquila Valetudo Berlinghieri Clemente poi dopo il 25 km, il Faverio Riccardo, diventato corridore del cielo dopo un trascorso tra il gruppo dei corridori in bicicletta da corsa, ha accelerato vistosamente e ha staccato i compagni di fuga, con il trascorrere delle ore di gara si sono fatti avanti Fabio Bonfanti e Fulvio Dapit, ma il duo, in discesa dalla cima Rovaia, è riuscito a rosicchiare al fuggitivo Riccardo solo qualche manciata di secondi. Nella piazza principale di Vezza Riccardo Faverio ha colto un successo Internazionale prestigioso con un fantastico tempo h. 4 32'22", 2° Il funambolico discesista Altitude Bonfanti Fabio 4 38'00", 3° Il Friulano del Paluzza Dapit Fulvio 4 39'27", 4° Altitude Gotti Paolo 4 44'12", 5° un bravissimo Valetudo Clemente Berlinghieri, il corridore Bergamasco di Colere rispetto alla prestazione della Red dello scorso anno si è migliorato di venti minuti, con la prestazione di oggi Clemente entra, con pieno diritto, nell'elite dello skyrunning Orobico. Si sono distinte in questa classifica due aquile Valetudo, 16° il campione over 50 Baroni Antonio, per l'atleta di Taleggio Bg il riscontro di h. 5 38'31", 24° Castelli Angelo 6 10'07". Nella skyrace rosa successo autoritario di Raffaella Rossi, la Valtellinese ha finito la sua race in h. 2 44'28", 2^ La Iz Bg Bertasa Cinzia 2 51'40", 3^ Borzani Lisa 2 58'06", 4^ la Fly up Morè Rossana 3 04'37". Vittoria strepitosa al maschile per il Trentino Cappelletti Daniele 2 10'59", Cappelletti fà sua la red-half con il nuovo tempo record della skyrace. 2° da Valmadrera Lecco Butti Stefano 2 12'21", 3° il mito sempreverde delle skyrace e delle corse in montagna Lucio Fregona 2 15'25", il Lucio nazionale ha espresso nelle interviste, pre e dopo gara, il suo amore incondizionato per le corse sulle vette e per la vita sulle montagne in generale, questa sua travolgente passione, condita da una sana competizione, è un luminoso esempio da consegnare nelle mani delle nuove generazioni. Seguono i Valetudo 14° Gasparini Tiziano, 34° il nostro prof. Cordoni Luca e 61° chi scrive Giorgio Pesenti.