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Il mio ultimo articolo sull'Etna Valetudo skyrace di quest'anno riportava come intestazione: E' qui la festa? Rispondo a questa domanda con un "si" molto convinto, perche questo avvenimento podistico Siculo, è stato molto coinvolgente sia a livello umano che a livello agonistico; qui sul vulcano attivo piu' alto d'Europa, per la finale del circuito del Mountain Running International Cup, Gran Prix delle Naciones, tutte le situazioni pre e dopo gara sono andate magnificamente bene, nonostante alcune situazioni meteo molto problematiche. Domenica mattina ci siamo alzati molto presto per la colazione e poi a seguire abbiamo pigliato il transfer che ci trasferiva al rifugio Citelli per la fase di ritrovo e partenza. Dopo l'abitato di Catania le condizioni meteo erano pessime, l'avanzamento del nostro bus era rallentato da una nebbia molto fitta e da scrosci di pioggia molto intensi, il vento soffiava come un dannato, insomma le condizioni era proibitive. Arrivati nei pressi del rifugio Citelli, come nelle migliori favole a lieto fine, il cielo ha iniziato ad aprirsi e qualche timido raggio di sole ha iniziato a scaldare l'atmosfera. Il programma di questa Etna skyrace prevedeva inizialmente un percorso di 24 km con dei passaggi molto tecnici e suggestivi sulla cresta della valle del Bove, l'organizzazione Skytribe by Mandala tour, appurato che il vento di scirocco non diminuiva di intensità e con il prezioso ausilio dell'esperienza vulcanologica del direttore di gara Marco Tomasello, hanno deciso saggiamente di optare per un percorso alternativo di km 21 con un dislivello complessivo di 2000 metri ( 900 mt. il positivo e 1100 mt. il negativo ). Purtroppo questa decisione d'emergenza ha sacrificato i passaggi in cresta, ma naturalmente la sicurezza degli atleti e del personale di servizio è decisamente piu' importante dello spettacolo. Esattamente quindici minuti prima della partenza i 125 atleti presenti hanno visto, con grande stupore, il cielo completamente sereno e azzurro, questo miracolo della natura, ha permesso di ammirare, prima un colorato arcobaleno, e poi la maestosità della sagoma del vulcano. I crateri sulla sommità, sbuffavano intensamente, i vapori bianchi erano sbattuti di qua e di la , lambendo e accarezzando il terreno lavico imbiancato dalle neve caduta nei giorni precedenti la competizione. Alle ore 10 in punto i cronometri di Gabriele Giuffrida, mitico condottiero della Mandala tour, ha suonato la sveglia della partenza e il gruppo festante si è lanciato a folle velocità, giu dal primo chilometro di discesa su asfalto. Un deviazione a sinistra , ha permesso ai sky-runners di entrare nei sentieri del parco naturale dell'Etna, i corridori del cielo hanno saggiato subito l'asprezza del terreno lavico, i passaggi nelle colate laviche erano intervallate da zone boschive dai colori stupefacenti, i colori predominanti erano il giallo e l'arancione delle foglie delle betulle ormai vicine al letargo, il verde degli abeti e delle zolle d'erba. La 6^ edizione dell'Etna è andata in fumo con una battaglia sportiva molto qualificata a livello internazionale, nove le nazioni presenti a questa lavica race: Italia, Catalunya, Romania, Marocco, Spagna, Svizzera, Belgio, Repubblica Ceka, Germania; e per una finale del genere non poteva essere altrimenti. Nella race rosa hanno preso le redini della gara le aquile della Valetudo rosa Emanuela Brizio e Mora Cecilia e dalla conterranea Piemontese delle campionesse della Valetudo Debora Cardone, mentre in campo maschile il favorito Ionut Zinca ha messo subito le ali alla sua azione; ad inseguire il campione Rumeno un trio di aquile Valetudo, Mikhail Mamleev, Fenaroli Maurizio e Gramegna Alberto. Dopo 14 km sullo scollinamento a quota 2400 mt. s.l.m.; a proposito la scalata a questo gpm è stata molto difficile, per la severa pendenza e per il camminamento nella lava molto friabile, però nonostante i problemini di appoggio dei piedi, lo spettacolo che si godeva da lassu era idilliaco; la vista dell'Etna, innevato e fumante, è stata esageratamente stupenda e unica. Il vincitore della settima ed ultima prova del MNRIC 2011, Ionut Zinca, ha provocato nella skyrace una vera eruzione cronometrica, infatti il suo distacco nel punto piu alto della gara, sul primo inseguitore l'aquila Mikhail Mamleev era ormai incolmabile. Nella skyrace rosa l'aquila Emanuela Brizio ha ingaggiato un duello a distanza molto avvincente con Debora Cardone, mentre l'aquila rosa Ceci accusava un leggero ritardo, il gap è stato anche determinato dai postumi della sua caduta, avvenuta nel trail del Monte Casto di sette giorni orsono. Nella lunga discesa verso il traguardo Manu Brizio ha tirato una discesa allo spasimo che le ha permesso di conquistare la vittoria di giornata e la corona del circuito, il best time rosa di Brizio Emanuela è stato di h. 1 55'51, 2^ la forte Cardone Debora 1 57'06" Team Gio 22 R., 3^ Mora Cecilia 2 02'40" Valetudo skyrunning rosa Italia.Copia incolla della skyrace rosa per i colleghi podisti maschietti, successo di tappa e corona MNRIC 2011 per il Rumeno Ionut Zinca, il corridore del Craiova termina la sua fatica con il time di h. 1 34'15" , 2° il campione Italiano di skyrace e orienteering 2011 l'aquila Valetudo Mamleev Mikhail 1 39'45" , 3° Fenaroli Maurizio 1 41'25" Valetudo skyrunning Italia. Non ha partecipato a questa ultima prova Etna Valetudo MNRIC il forte Catalano Michel Rabat, il vincitore del circuito MNRIC 2010 si è procurato uno stiramento nell'allenamento pre race della vigilia, a Michel un grosso augurio di pronta guarigione. Il supporto morale degli atleti Valetudo è stato egregiamente messo in atto dalle sostenitrici: Elena, Martina, Vanessa e Serena. Terminati gli arrivi la cucina del rifugio Ragabo ha rimesso in batteria le scorte energetiche di tutti gli atleti e poi un'altro trasferimento in bus ci ha proiettato nella vulcanica atmosfera della premiazione nel comune di Zafferana Etnea. Atleti, autorità e staff organizzativo si sono amalgamati come una grande famiglia e questo ultimo atto si è trasformato in una magica comunione di persone amanti del running vulcanico. Classifica finale del circuito Mountain Running International Cup, Gran Prix delle Naciones 2011 Femminile 1^ Brizio Emanuela punti 415 Valetudo skyrunning rosa Italia, 2^ Jose Zazo Maria punti 382 La Pedriza del Manzaranes Spagna, 3^ Mora Cecilia punti 355 Valetudo skyrunning rosa Italia, 4^ Montse Guerrero punti 319 Catalunya, 5^ Gustafe Delphine punti 258 Catalunya. Maschile 1° Ionut Zinca punti 440 CSU Craiova Romania, 2° Crosas Salvans Gabriel punti 416 Diedre Petzl Catalunya, 3° Mikhail Mamleev punti 385 Valetudo skyrunning Italia, 4° Rabat Michel punti 384 team Perics Catalunya, 5° Pere Bove Aurell punti 335 Catalunya. Team 1° Valetudo skyrunning Italia punti 1396, 2° Diedre Petzl punti 1389 Catalunya, 3° CSU Craiova punti 862 Romania. Nazioni 1^ Catalunya punti 2411, 2^ Italia punti 1951, 3^ Spagna punti 1637. La Valetudo skyrunning rosa e Italia e la Skytribe di Catania, con il loro sincero gemellaggio sportivo e umano, in occasione dell'Etna Valetudo skyrace 2011, hanno energicamente condiviso e realizzato il sogno di unire podisticamente lo skyrunning del nord Italia a quello del sud Italia creando una linea immaginaria tra le Alpi, i colli Romani e infine le Madonie. Evviva! I 150 anni della nostra Italia. Per ultimo ringrazio infinitamente gli amici Catalani Lluis e Francesc di MNRIC, certifico che la loro opera organizzativa è stata perfetta, hanno trasmesso a tutti i partecipanti del circuito una sferzata di energia vitale per scalare e scendere dalle alte vette del circuito MNRIC GPdN. 2011. E' stato un circuito mountain con dei valori umani e sportivi di alta qualità! E nel 2012 ne vedremo delle belle!!!!!!!